Monsieur è la rivista maschile più antica del mondo. Lanciata in Francia nel 1920 da Jacques Hébertot e Paul Poiret, riflette un “Art de Vivre all’insegna dell’Eleganza”, sempre fedele ai propri tempi. E alla parigina piacciono gli uomini eleganti, soprattutto quando si tratta del suo uomo!
COME VALORIZZARE IL GILÈ?
Spesso associato all’abito da uomo, il gilè non è una prerogativa delle “mise” formali, anche se l’abbinamento è indovinato, con o senza cravatta, e sempre con l’ultimo bottone sbottonato. Si abbina nel modo migliore con i capi di un guardaroba casual: camicia (a tinta unita, a righe o a quadri), una t-shirt bianca o grigio chiaro, pantaloni “chino” portati corti. Di lana o cachemire per l’inverno, o di cotone per l’estate, in ogni caso bisogna lasciare da parte i sacrosanti grigio chiaro, beige e blu navy, osando il viola, il verde pino o l’arancio per un tocco in più di fantasia.
QUALE LUNGHEZZA DI MANICA PER LA CAMICIA?
Non smetteremo mai di ripeterlo: l’eleganza è una questione di particolari, di centimetri, se non di millimetri, soprattutto quando parliamo della lunghezza delle maniche della camicia. Per non avere brutte sorprese, sbottonare un polsino e mettere il braccio lungo il corpo: la manica deve arrivare a 2 cm sopra la base del pollice. Così la manica sporgerà idealmente di 1 cm circa dalla giacca… se quest’ultima è abbastanza corta! In linea di massima, una buona lunghezza di manica di una camicia è di circa 65 cm per un uomo alto 1,75 m, e di circa 68 cm per una persona alta 1,85 m.
COME SI ABBINA UN PANTALONE CARGO?
A metà strada fra il pantalone “chino” e il mimetico, il pantalone cargo non è un capo da trascurare. Le sue tasche applicate di lato gli conferiscono un carattere intriso di avventura e di spirito battagliero – l’abbinamento cargo/giubbotto in pelle è perfetto – che troverà comunque una sua collocazione in una “mise” sartoriale. In gabardine di cotone o di flanella, si può giocare sul contrasto di stili, indossandolo dopo averlo adattato e stretto in basso, con una giacca dritta o a doppiopetto, una camicia in tessuto “chambray” (1), una cravatta in maglia e degli scarponcini o stivaletti “chukka” in vitello scamosciato. Effetto garantito! Chiedere a Monsieur Cucinelli!
COME VALORIZZARE UNA GIACCA NERA?
Il nero è un colore delicato da indossare, soprattutto se si opta per l’abito da uomo e se si ha il colorito pallido! Se di nero c’è solo la giacca, questa nasconde delle qualità stilistiche… se stiamo attenti a scegliere bene le materie prime e gli abbinamenti. Il velluto millerighe o il fustagno vanno benissimo, ma è il velluto liscio il più gettonato. La “mise” diventa armoniosa se è abbinata a un pantalone in flanella grigio medio, a una camicia azzurra, più chic e più adatta rispetto a una camicia bianca, e a una cravatta in maglia nera.
IL GIUSTO DIAMETRO DI UN OROLOGIO
In sintonia con la sua forma e il suo stile, il diametro di un orologio richiede un’attenzione particolare: tutto è questione di proporzioni, anche se la dimensione ideale non esiste. I polsi piccoli (meno di 15 cm di circonferenza) male si adattano a diametri superiori a 40 mm. Se il polso supera 18 cm, orientarsi verso un diametro più importante, fra 42 e 45 cm (Panerai, Hublot Big Bang…). Tenere conto anche del tipo di quadrante (pieno o con corona) che influisce molto sulla misura percepita: un “Portuguese” di IWC sembrerà, al polso, sempre più largo di un Rolex Submariner o di un Omega Speedmaster.
QUALI COLORI CON LE SCARPE CORDOVAN?
Cuoio raro e ritenuto indistruttibile, il Cordovan (ricavato dalla parte posteriore del cavallo) è riconoscibile per la sua lucentezza naturale che delizierà i patiti della perfezione esteriore e del satinato. Quali che siano i modelli (scarponcini, stivaletti o “francesine”), il suo colore “sangue di bue”, di cui gli americani Alden ed Allen Edmonds hanno fatto un marchio di fabbrica, si abbina alla perfezione con un “chino” beige o blu navy, con una giacca grigio medio o con un jeans delavé con risvolto. Se sarà perfettamente lucidato a cera, esalterà il guardaroba.
ABITO DA UOMO/T-SHIRT: SONO COMPATIBILI?
Una delle accoppiate più controverse dell’abbigliamento maschile. Anche la più azzardata. Se Jean- Luc Delarue la indossava alla perfezione al tempo delle sue famose trasmissioni televisive, e Thierry Ardisson lo faceva con uno spirito unilook, queste rimangono eccezioni rispetto ai molteplici tentativi falliti (Miami Vice, Tom Cruise in Risky Business…). È il contrasto formale-informale che penalizza l’accoppiata. L’unica soluzione degna di riguardo: la sobrietà. T-shirt bianca o grigio chiaro sotto un abito con giacca attillata blu navy o beige chiaro, con un paio di “sneakers” o di “derby” scamosciate.
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