I lettori di Monsieur, distinti e raffinati, sono anzitutto degli esteti: per loro, il bello e l’eleganza non hanno prezzo. Monsieur è il classico uomo di oggi. Andiamo a scoprire i punti chiave dell’eleganza.
La giacca: 2 o 3 bottoni?
Se la giacca a 3 bottoni sta tornando ultimamente in versioni più moderne (le giacche sono più corte e aderenti), quella a 2 bottoni fa sempre tendenza. Più scollata, fa vedere meglio la cravatta, ma copre di meno in inverno. Anche se rivisitata, la giacca a 3 bottoni non riesce a togliersi di dosso l’etichetta di capo tradizionale. E da un punto di vista della “forma”, non è adatta agli uomini di bassa statura. Comunque, in entrambi i casi, il bottone inferiore va sempre lasciato slacciato. È una tradizione che risale a Edoardo VII, re d’Inghilterra che – essendo di corporatura molto robusta – non riusciva ad abbottonarsi la giacca. Per non fargli un torto, la Corte inglese lo imitò: una trovata che è diventata ormai una regola.
Qual è la larghezza per il fondo dei pantaloni?
Il taglio dei pantaloni è cambiato molto nel corso degli anni. Ispirandosi ai jeans, ormai il pantalone è diventato stretto alla base e non è più largo di 20 cm. Se invece preferite il confort, orientatevi sul pantalone che alla base abbia una larghezza di 21 o 22 cm, starete più comodi. E se avete il 45 di scarpe, sarà molto più elegante di un pantalone con un fondo largo 18 cm. Per valutare se il pantalone è comodo, il sarto Djay ha un trucco infallibile: la prova del gradino. Salitene uno e vedrete cosa succede!
Risvolti: con o senza?
Il risvolto dei pantaloni regala alla figura maschile un aspetto più sciolto e disinvolto. È il tocco finale, che rende i pantaloni proporzionati e in giusto equilibrio con la giacca. La misura dei risvolti permette anche che i pantaloni cadano bene, perché dà loro più corpo, e deve essere sui 4-5 cm, mentre per gli uomini molto alti, vanno bene 6 cm.
Qual è la lunghezza per un pantalone?
Oggi è di gran moda il pantalone molto corto, con il rischio che vi chiedano: «Ma che, ci sei cresciuto dentro?». Questo però non succede per tutti: gli uomini snelli e ben proporzionati possono provare a indossare un pantalone alla caviglia, che lasci appena intravedere i calzini. Quelli bassi e un po’ tarchiati opteranno per un pantalone che vada a sfiorare appena la tomaia delle scarpe. Abbiamo detto “appena”: attenzione all’effetto fisarmonica.
La misura giusta per la cravatta
Non deve essere né troppo corta, né troppo lunga, né penzolare sul pantalone. Idealmente, la sua punta deve sfiorare appena la parte alta del pantalone. Quanto alla larghezza, le correnti di pensiero sono diverse. Da evitare le cravatte troppo sottili, che fanno tanto “presentatore della tv”, ma anche quelle troppo larghe, che fanno tanto “papà”. Secondo noi, la larghezza giusta è tra i 9 e i 7 cm. Ma gli uomini snelli possono optare per i modelli più sottili.
Nodo: quale scegliere?
«Un bel nodo di cravatta è il primo passo serio nella vita», diceva Oscar Wilde. È una cosa veramente seria, quindi. Comunque, gli uomini preferiscono il nodo semplice, piuttosto che quelli complicati, tipo il nodo Windsor, che può fare al volo “rappresentante di commercio”. La cosa positiva è che si adatta a tutti i tipi di cravatta (in seta, in tessuto granadine – ossia a trama larga – in lana) e a tutti i colli di camicia.
Scarpe: che ne è della regola “no brown after 5 o’clock” (“niente marrone dopo le 5 del pomeriggio”)?
Questa regola, ormai, non esiste più. Trionfava all’inizio del secolo scorso nella buona società britannica, quando si pranzava ancora in completo scuro e in smoking. Al giorno d’oggi, se il nero è sempre abbinato alla sera e il marrone al relax e alla campagna, non esistono assolutamente più regole. Tranne una: abbinare il colore delle scarpe a quello della cinta.
Come fare a sapere se le maniche sono della misura giusta?
Un trucchetto: sbottonare il polsino della camicia e portare il braccio lungo il corpo. Idealmente, il polsino deve sfiorare la base del pollice. Se c’è la giacca, il polsino deve uscire fuori di uno-due centimetri, non di più. Questo, sia per una ragione di estetica, sia per motivi di confort: così, infatti, i movimenti di chi indossa il capo sono più liberi, senza che debba continuamente andarsi a sistemare la camicia.
MONSIEUR è un magazine del gruppo Montaigne Publications
Direttore della publicazione : François-Jean Daehn
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Testo Janis Burton per MONSIEUR
Illustrazione : copertina servizio Floc'h (Jean-Claude Floch, in arte “Floc’h”, è un illustratore francese. Ha studiato alla Scuola nazionale superiore di arti decorative di Parigi e ha subito iniziato la sua carriera nel campo del fumetto. È molto noto per la sua tecnica minimalista per la quale si è ispirato soprattutto all'illustratore belga Hergé, padre di Tintin).
Copertina Monsieur illustratore © Jean-Michel Tixier per Monsieur
Foto nodo cravatta: © E.Marinella
Foto cravatta: © E.Marinella
Foto Giacca: © Canali
Foto pantalone: © DR