Nonostante sia uno dei più antichi “ballets d’action” (1) della Storia, è rimasto inossidabile. Nel luglio del 1789, pochi giorni prima della presa della Bastiglia, Jean Duberval crea la prima versione de La Fille mal gardée (2), la cui trama è incentrata sulle vicende amorose di semplici contadini. Da allora, molti coreografi hanno messo mano alla trama: ricordiamo soprattutto Marius Petipa nel 1885 e Frederick Ashton nel 1960. Il successo duraturo della versione di Ashton, che riesce perfino a far danzare in scena ballerini-“galli”, vecchiette ed ombrelli, non è dovuto solo alla coreografia meravigliosamente scorrevole, ma anche ai personaggi dalla grazia irresistibile, che Ashton ha saputo caratterizzare con un humour sottile.
Musica
Louis‑Joseph‑Ferdinand Hérold
Arrangiamenti: John Lanchbery
Coreografia
Frederick Ashton
Da Jean Dauberval
Opéra de Paris - Palais Garnier
Place de l’Opéra 75009 Paris
(1) Il “ballet d’action” o “balletto narrativo” è un tipo di balletto in cui la trama si sviluppa attraverso un mix di danza e pantomima.
(2) Il titolo del balletto, che comunque rimane sempre in francese nei vari allestimenti, in italiano si potrebbe tradurre come La ragazza (o figlia) mal custodita, in riferimento alla protagonista, la contadinella Lise, che – nonostante la madre, la vedova Simone, cerchi più volte di chiuderla a chiave per non farla incontrare col suo innamorato Colas, per darla invece in sposa a un altro ricco pretendente – riesce comunque a liberarsi e a coronare il suo sogno di sposare Colas.